martedì 30 giugno 2015

Stephen Seitz, "Sherlock Holmes e il Morbo di Dracula"

Titolo: SHERLOCK HOLMES E IL MORBO DI DRACULA (Sherlock Holmes and The Plague of Dracula)
Autore: STEPHEN SEITZ
Anno: 2006
Edizione italiana: GARGOYLE BOOKS, 2013
Traduzione: FRANCESCO RIEZZO
Copertina: JAMES BARKLEY DESIGN
ISBN: 978-88-98172-00-9
Pagine: 194

Continuiamo a parlare delle vicissitudini vampiresche del più celebre detective della letteratura inglese prendendo in esame il romanzo Sherlock Holmes e il Morbo di Dracula, pubblicato dalla casa editrice Gargoyle Books nel 2013.
In questo pastiche Holmesiano, l'infallibile investigatore dovrà seguire le tracce del vampiro più famoso di tutti i tempi, facendo così incontrare e miscelando le opere di due autori rappresentativi dell’età vittoriana: Sir Arthur Conan Doyle e Bram Stoker.



Al 221 B di Baker Street giunge una giovane donna di nome Mina Murray, è molto preoccupata per la sorte del suo fidanzato, un avvocato in erba di nome Jonathan Harker, recatosi in Transilvania per concludere una transazione con un misterioso conte interessato all’acquisto di una proprietà nella periferia di Londra. La donna chiede a Sherlock Holmes di cominciare le indagini.
Il detective, accompagnato dal fedele amico Dottor Watson, parte alla volta della Transilvania e, non appena giunto sul posto dovrà far fronte alla mentalità retrograda e superstiziosa della popolazione locale e trovare un espediente per raggiungere il castello del Conte.

Il vetusto maniero pare deserto, e Holmes comincia a dare sfoggio delle sue abilità deduttive per trovare le tracce di Harker ma tre bellissime donne lo aggrediscono e bevono il suo sangue, Watson riesce a intervenire con gli strumenti della superstizione locale ma il detective è profondamente prostrato e, in più, gli si sono allungati i canini.
Dopo qualche tempo i due tornano a Londra dove Dracula è già arrivato e si è alleato nientemeno che con l’acerrimo nemico di Holmes: Moriarty.

Mina e Harker, finalmente ricongiunti, insieme a due gentiluomini e un bizzarro medico olandese daranno battaglia al Conte.
Una volta sventato il pericolo Holmes decide di partire per una vacanza in Svizzera dove, durante una gita, si scontrerà per l’ultima volta con Moriarty soccombendo. Delle esequie si occuperanno Watson e Mycroft (fratello del detective) ma, dopo qualche giorno, ricominciano a verificarsi aggressioni che ricordano il modus operandi di un vampiro…



In questo delizioso pastiche, romanzo d’esordio di Stephen Seitz, apprezziamo la profonda conoscenza che l’autore ha dell’opera di Doyle e la capacità di rielaborarla in chiave horror tenendo conto e rispettando il periodo storico nel quale si sono svolti i fatti, epoca in cui la scienza faceva passi da gigante cercando di smentire ciò che rimaneva delle tradizioni folkloriche e delle superstizioni. Vediamo Watson affermare: Rileggendo la lettera scritta a Mary, mi sono reso conto che ero in uno stato di delirio. Vi sono spiegazioni razionali, logiche e scientifiche per quel che è accaduto, anche se, in questo momento non ho idea di quali possano essere. I vampiri non esistono all’infuori dell’immaginazione di Polidori o Mr. Le Fanu. (pag. 69-70).

Watson non solo è la voce narrante ma assume un ruolo più attivo nello svolgersi delle vicende, anche lui è in grado di cogliere e analizzare gli indizi, contribuendo a trovare le soluzioni fino ad arrivare anche a salvare la vita del protagonista.

La narrazione è condotta in forma diaristica e epistolare, accanto alle vicende principali, fanno capolino i problemi familiari del povero Watson che sta vivendo un periodo di crisi coniugale con la moglie Mary.
Anche i personaggi di Stoker sono presentati mantenendo una certa fedeltà col romanzo originale, l’unico che non fa una bella figura è Van Helsing che, agli occhi di Watson, appare come un esaltato e avventato ciarlatano.

Il linguaggio conserva le caratteristiche tipiche del linguaggio vittoriano ma la lettura è gradevole e avvincente anche senza il ricorso di espedienti più moderni.

Il conte Dracula appare poche volte e, sebbene rimanga una figura ammantata di mistero, non pare interessato solo al sangue ma anche al ben più prosaico denaro, per questo stipulerà l’alleanza con Moriarty e alcune banche europee.
Al termine del romanzo si riesce a dare una soluzione scientifica al vampirismo e, contemporaneamente, viene data una spiegazione al ritorno di Holmes dalla morte; purtroppo questa decisione narrativa appare un po’ frettolosa, uno scivolone comunque perdonabile in un romanzo complessivamente ben riuscito.

Risorse Web:
Gargoyle Books
Pagina Facebook della Gargoyle Books
Sito web di Stephen Seitz
 

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