venerdì 22 febbraio 2013

Donne pericolose

Le attività della Libera Università dell’Immaginario di Torino si arricchiscono di un nuovo intrigante ciclo di seminari, intitolato Donne pericolose. Scopo del corso è scandagliare quelle regioni dell’immaginario collettivo popolate da dee e piratesse, spie e vampire, ovvero quei modelli femminili “alternativi” non sottomessi ai valori dominanti, che, fonti di fascinazione e diffidenza, individuano una peculiare galleria delle ambiguità dell’Occidente.
Parte questa sera il primo ciclo di incontri, La Dea, il Serpente, il Giardino, il cui curatore è Franco Pezzini, studioso di fantastico e noto vampirologo. Cinque gli appuntamenti fissati finora: “La Pitonessa nel giardino” (22/02), “Lilith della notte” (8/03), “Medusa danza” (5/04), “Empusa e il professore” (7/06), “Lamento per Lamia” (21/06).

In questa “schiera di Ecate” troviamo molte creature ematofaghe strettamente legate alla mitologia vampiresca. Prima fra tutte Lilith, che campeggia nella locandina del corso nella famosa raffigurazione del preraffaellita John Collier. Divinità che affonda le sue origini nella mitologia assiro-babilonese, citata nella Bibbia e nel Talmud, per gli Ebrei era la prima moglie di Adamo, anche lei plasmata dal fango; insofferente ai comandi di Adamo e di Dio, divenne poi un demone alato dai lunghi capelli, animata da un’insaziabile lussuria e dalla sete di sangue di bambini.
Lamia, regina di Libia e figlia di Belo, si credeva rapisse e mangiasse bambini, resa folle dalla gelosia nei confronti di Era. Quella della lamia è una genia di mostri che si trasformano in avvenenti fanciulle per adescare i giovani, di cui bevono il sangue dopo spossanti rapporti sessuali; le lamie sono talvolta descritte come creature ermafrodite, con testa e seni femminili, corpo ferino coperto da squame, zampe con artigli e zoccoli.
Altrettanto sanguinaria era l’empusa, creatura di cui narra Filostrato nella Vita di Apollonio di Tiana. Filosofo, mistico e taumaturgo, Apollonio smascherò l’empusa che insidiava, con le fattezze di bellissima donna, il suo allievo Menippo, rivelandone la natura mostruosa. Le empuse assumono l’aspetto di cagne, di vacche o di belle fanciulle e, in quest’ultima forma, giacciono con gli uomini per succhiarne le forze vitali fino alla morte.

DONNE PERICOLOSE – Primo ciclo: La Dea, il serpente, il giardino
Con Franco Pezzini

Dal 22 febbraio al 21 giugno 2013, ore 18:30
Associazione culturale Verba... Manent, Via Michele Lessona 46, Torino

Per informazioni: tel. 011/19887056 – 340/3636738
Email: info@verba-manent.eu

Risorse Web:
Lussuriose divinità ematofaghe
Associazione Culturale Verba... Manent
 

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