domenica 27 ottobre 2013

Joseph Sheridan Le Fanu, "Carmilla la Vampira"

Titolo: CARMILLA LA VAMPIRA
Autore: JOSEPH SHERIDAN LE FANU, SAMUEL TAYLOR COLERIDGE
Curatore: FABIO GIOVANNINI
Anno: 1797-1872
Edizione italiana: STAMPA ALTERNATIVA, 2011
Traduzione: FABIO GIOVANNINI
Copertina: Grafica di ANYONE!
ISBN: 978-88-6222-265-5
Pagine: 240
L’ondata di pubblicazioni vampiresche degli ultimi anni, tra innumerevoli “romanzi clone” e interminabili saghe, ha avuto anche il pregio di riportare l’interesse degli editori su alcuni intramontabili classici e sui rispettivi autori, rendendo possibili ristampe, riedizioni di testi dimenticati, traduzioni di libri inediti. Una assai pregevole (ri)proposta è quella del classico vampiresco Carmilla di Le Fanu, per la cura di Fabio Giovannini, tra i massimi esperti mondiali di vampiresco, nonché giornalista, autore e curatore di numerosi saggi e raccolte (fondamentale per ogni vampirofilo che si rispetti è il suo Libro dei Vampiri).
Il volume, pubblicato da Stampa Alternativa, costituisce una vera e propria “edizione definitiva” di Carmilla, annotata e illustrata, con un ricco apparato critico e accompagnata da una nuova traduzione della Christabel di Coleridge, il poemetto a cui si ispirò Le Fanu per il suo capolavoro.

Christabel: Questo poema di Coleridge, scritto tra il 1797 e il 1800, fu pubblicato, incompleto, solo nel 1816, pur girando già da tempo tra gli intellettuali inglesi dell’epoca. Fu letto anche nella famosa estate di Villa Diodati e colpì molto Polidori.
I versi raccontano dell’incontro nel bosco, a mezzanotte, di Lady Christabel e Gerladine, una bellissima damigella vestita di bianco e bisognosa d’aiuto. Christabel conduce la dama nel castello del padre, il barone Leoline, e dormendo tra le sue braccia fa sogni paurosi e vergognosi. Al mattino, Sir Leoline dà il benvenuto a Geraldine rinvigorita e apprende con stupore che è la figlia del vecchio amico Lord Roland, diventato poi suo acerrimo nemico. Le giura protezione e manda un messaggero dal padre, nonostante Christabel e il bardo Bracy abbiano cattivi presagi e spaventose visioni riguardo all’ospite.

Lancelot Speed

Carmilla: Per i pochi lettori che non conoscessero Carmilla (e a cui si consiglia caldamente di colmare la lacuna), eccone in breve la storia, riferita al narratore dal dottor Hesselius.
All’età di diciannove anni, Laura conduceva una vita ritirata con il padre e la servitù in un’isolato schloss della Stiria. Fu quindi per lei un duro colpo ricevere la notizia della morte di Bertha, la nipote del generale Spielsdorf, che doveva andarla a trovare. Quella stessa sera, una carrozza si rovesciò presso il castello. La dama che ne uscì disse di essere nel mezzo di un viaggio vitale e di dover ripartire subito, ma di non voler trascinare con sé la figlia di salute cagionevole. Il padre di Laura si offrì di ospitare Carmilla.
Poco alla volta, la fanciulla diventò inseparabile amica della castellana, nonostante un atteggiamento ambiguo, morbosamente possessivo e affettuoso, e uno scortese riserbo sul suo passato e sulla sua famiglia. Per di più, la sua vicinanza aveva un pessimo effetto su Laura, che iniziò a deperire a vista d’occhio. In realtà, la malattia di Laura era causata dalla stessa Carmilla, la quale celava dietro un anagramma un segreto terribile: la sua identità di vampira, ovvero la defunta contessa Mircalla Karnstein. Ma i suoi delitti, ultimo l’assassinio di Bertha, le misero contro un agguerrito gruppo di cacciatori: il padre di Laura, il generale Spielsdorf e l’esperto barone Vordenburg.

Leonor Fini

Su questo lungo racconto, tratto dalla raccolta In A Glass Darkly, è stato detto e scritto molto: articoli, saggi, studi e interi saggi (come l’ottimo Cercando Carmilla di Franco Pezzini). Considerata da Summers «la migliore delle storie inglesi di vampiri», Carmilla ha avuto sugli autori fantastici – tra questi Stoker per la stesura di Dracula – una grande influenza, da cui in seguito nessun media è stato immune. Ciò ha portato il personaggio di Carmilla allo status di mito, facendone la vampira per eccellenza (come la controparte maschile, Dracula, è il vampiro): al tempo stesso amica odiosa e amabile, amante scontrosa e seducente, dall’erotismo intenso e anticonformista, come fa notare Giovannini, Carmilla è una vampira “sovversiva” che minaccia il potere maschile, ambigua come lo stato di adolescenza di Laura e Bertha.
Ma Carmilla presenta anche altri pregi: la “sublime” cornice stiriana; temi profondi come la solitudine di Laura, fanciulla circondata da venerabili uomini anziani, e l’omosessualità femminile, licenza all’epoca impensabile in altri generi; la dimensione onirica in cui si gioca parte del racconto. E, soprattutto, il fine gioco di specchi, che ritorna più volte, come nell’anagramma del nome a cui è costretta la vampira in ogni sua incarnazione: Carmilla, Mircalla, Millarca. D’altra parte, Carmilla sembra suggerire a Laura che amore e morte sono due rovesci di una stessa medaglia: quello amoroso è uno stato di abbandono che rende vulnerabili all’altro. Come dire che, per amare, bisogna darsi, abbandonarsi, e un po’ morire.

Risorse Web:
Stampa Alternativa
Schede: Il Libro dei Vampiri, Prima di Dracula, I Vampiri Sono tra Noi!
 

lunedì 21 ottobre 2013

AAVV, "Vampiriana. Novelle Italiane di Vampiri"

Titolo: VAMPIRIANA. NOVELLE ITALIANE DI VAMPIRI
Autore: AAVV
Curatore: ANTONIO DANIELE
Anno: 1885-1917
Edizione italiana: KERES EDIZIONI, 2011
Copertina: ILLUSTRAZIONE DI FRANCISCO GOYA
ISBN: 978-88-97231-02-8
Pagine: 160
Cercare di circoscrivere entro confini geografici la letteratura dell’orrore si rivela un’impresa piuttosto ardua e soggetta ad approssimazione. È innegabile il fascino della brughiera inglese, le nebbie che si confondono con fantasmi e creature silvestri, ma gli stessi autori inglesi dei primi romanzi dell’orrore hanno cercato ispirazione da un’altrove che, a un primo sguardo, appare meno misterioso e sicuramente più solare; è il caso di Byron, Ann Radcliffe e persino John Polidori che, attingendo al folklore dei paesi visitati nel Grand Tour (tappa iniziatica indispensabile per i rampolli della nobiltà), hanno permesso l’uscita dai sepolcri di creature mostruose che tuttora popolano il nostro immaginario.
Anche l’Italia vanta trascorsi “gotico orrorifici” riconducibili ad autori purtroppo spesso poco conosciuti. Ben vengano, quindi, libri come quelli della Keres, casa editrice specializzata in Fantastico, che ha già pubblicato il primo romanzo di vampiri italiano, Il Vampiro. Storia Vera di Franco Mistrali (1869), e il capolavoro gotico-introspettivo L’Anima di E.A. Butti, romanzo di fantasmi tardo ottocentesco. Con questa antologia Vampiriana, poi, la Keres si è posta l’ambizioso obiettivo di far riscoprire al lettore tutte le storie vampiriche classiche scritte da autori italiani, talvolta insospettabili come Emilio Salgari e Luigi Capuana, apparse su riviste e raccolte tra il 1885 e il 1921.

Vampiro Innocente (Francesco Ernesto Morando): La vicenda, ambientata in un istituto di igiene mentale, vede un giovane medico in difficoltà davanti a un peculiare caso clinico: un uomo che ha ucciso il figlio ritenendolo responsabile di vampirismo. Il bambino traeva vigore sottraendo energia alla sorella. Anche il primario della clinica non esclude l’elemento soprannaturale convenendo che non sempre la scienza è risolutiva.
Il Vampiro della Foresta (Emilio Salgari): Emilio Salgari ci propone un racconto ambientato in Sud America dove due fratelli, partiti per cercare fortuna, incontrano uno stregone locale, accompagnato da un gigantesco pipistrello e un minaccioso felino, che intima loro di abbandonare il posto. I fratelli, a fronte della fortuna che li aspetta una volta trovato il giacimento aurifero, non demordono e, dopo essere stati attaccati dalle belve dello stregone, riescono a sconfiggerlo.
Il Vampiro (Giuseppe Tonsi): Un uomo è rinchiuso in un manicomio criminale reo di aver ucciso la figlia. Costui rivendica la propria innocenza accusando un altro uomo dedito a pratiche occulte, ma nessuno è disposto a credergli rendendo così la sua condanna ancor più straziante.
Un Vampiro (Luigi Capuana): Un poeta chiede aiuto a uno scienziato perché liberi la sua famiglia dalle apparizioni del defunto primo marito di sua moglie. Queste visite indesiderate hanno un nefasto effetto sui nervi della donna e mettono in pericolo anche il loro bambino. A nulla valgono i rimedi apotropaici della tradizione contadina, ma ancor meno effetto hanno gli inviti dello scienziato a ricondurre i fatti a semplici fenomeni naturali ancora inspiegabili.
Il Dottor Nero (Daniele Oberto Marrama): Il Comandante O’Nell racconta ai suoi ospiti quanto successe a sua moglie perseguitata dalle visite notturne dell’uomo, dai tratti inquietanti, raffigurato in un ritratto.
Il Vampiro (Giuseppe De Feo): Un ingegnere in viaggio decide di pernottare presso le rovine delle Tolemaidi, ma sarà aggredito da un mostro che ne succhierà la vita dalle labbra.
Vampiro (Enrico Boni): Una località è afflitta da una tremenda maledizione: nottetempo gli abitanti ricevono la visita di un vampiro che ne causa, a breve, la morte per consunzione. Individuato il defunto responsabile della piaga, quattro uomini procedono all’esumazione del cadavere che appare loro integro e con le labbra insanguinate.
Il Vampiro (Vittorio Martella): Due fratelli incontrano, in Venezuela, un sacerdote che, dopo aver sperimentato il piacere del sangue umano, ha abbandonato la fede e aggredisce i concittadini per placare le proprie empie brame.

Le tematiche predominanti in questi racconti sembrano ricondursi all’impotenza della scienza di fronte a ciò che non rientra nei suoi paradigmi, l’incredulità di fronte all’irruzione del sovrannaturale e il suggestivo fascino delle altre culture, le cui tradizioni meritano rispetto se non si vuole che si scatenino nefaste conseguenze.
L’antologia è presentata in modo minuzioso e, per ogni racconto, sono riferite puntualmente le riviste e le date di pubblicazione. Il linguaggio narrativo è rispettato conservandone le caratteristiche dell’epoca in cui sono apparsi i racconti, rinnovando così il pregio filologico che sarebbe inficiato dall’attuazione di una modernizzazione linguistica più vicina ai gusti attuali.
A impreziosire il volume numerose illustrazioni originali, con tanto di didascalie, preziosi testimoni dei gusti dell’epoca che facilitano l’immersione nel passato orrorifico italiano.



Risorse Web:
Keres Edizioni
Keres su Facebook
Scheda di Vampiriana
 

sabato 19 ottobre 2013

True Blood - Vol.3

Titolo: TRUE BLOOD, Vol.3 – QUARTIERE FRANCESE
Testi: M.HUEHNER, D.TISCHMAN
Disegni: DAVID MESSINA, CLAUDIA BALBONI, BRUNO LETIZIA
Chine: E.CASAGRANDE, E.SIMEONI
Colori: I.TRAVERSI, SCARLETGOTHICA
Copertina: DAVID MESSINA
Traduzione: ANDREA TOSCANI
Lettering: ALESSANDRO BENEDETTI
ISBN: 9788863041613
Pagine: 144
Ed. orig.: IDW PUBL., 08-2011/01-2012
Ed. italiana: PANINI COMICS, 09-2012

Prima della “serie regolare” (che esce in Italia dallo scorso luglio), la IDW ha pubblicato questo terzo volume autoconclusivo della versione a fumetti di True Blood, che si colloca tra la quarta e la quinta stagione del telefilm.

Sookie è a New Orleans con Eric e Bill, per indagare sull’assassinio del vampiro Perski Verlaine, accanto ai cui resti è stata ritrovata una scatola di fiammiferi del Fangtasia. L’autore del delitto sembra sia un serial killer, che ha già ucciso sette vampiri usando un paletto di mogano decorato con un angelo d’argento.
Nella baracca di Verlaine, lo sceriffo, Bill e Sookie trovano la prova che il vampiro soffriva di epatite D. Eric capisce che il colpevole non può essere altri che Guerra, un antico e quasi imbattibile non morto, che nel 1793 uccise a Parigi ben quarantasette vampiri affetti dalla “malattia”. Dopo varie ricerche e attentati, Bill, Sookie e Northman vengono attaccati dal killer. Messo in fuga l’assalitore, Eric spiega a Sookie e Bill che non si tratta di Guerra, e confessa di non essere riuscito a batterlo perché anche lui ha contratto l’epatite D.
Grazie all’aiuto di miss Agatha, una vecchia amica dello sceriffo, Sookie scopre l’identità dell’assassino, il pittore Victor Le Deux. Imprudentemente, si avventura da sola nella sua casa…

Quest’avventura, affettuoso omaggio degli autori ai romanzi di Anne Rice, vede Sookie e soci aggirarsi nella città appartenuta a Lestat e Louis, tra la Bourbon Street cantata da Sting e i vicoli del Quartiere Francese. La storia, ottimamente disegnata, regala momenti divertenti, in particolare grazie alle insistenti avances di Eric nei confronti di Sookie, che fanno andare Bill su tutte le furie.

Risorse Web:
David Tischman su Wikipedia
Blog di David Messina
True Blood Comics
IDW Publishing
Panini Comics
 

venerdì 18 ottobre 2013

True Blood - Vol.2

T.: TRUE BLOOD, Vol.2 – AMORE INFETTO
Testi: MARC ANDREYKO, MICHAEL McMILLIAN
Disegni: JOE CORRONEY, STEPHEN MOLNAR
Chine: BERNARD SHEPARD
Colori: HI-FI COLOUR DESIGN
Copertina: J. SCOTT CAMPBELL
Traduzione: ANDREA TOSCANI
Lettering: ALESSANDRO BENEDETTI
ISBN: 978-88-6589-616-7
Pagine: 144
Ed. orig.: IDW PUBLISHING, 02/07-2011
Ed. italiana: PANINI COMICS, 03-2012

Il secondo volume della serie a fumetti True Blood, intitolato “Amore Infetto” (in originale “Tainted Love”, come la famosa canzone di Ed Cobb coverizzata dai Soft Cell e poi da Marilyn Manson), contiene un’avventura che si colloca nella terza stagione della serie TV, in seguito alla fine della relazione tra il vampiro Bill e Sookie.

Jessica è stata trasformata in vampira da Bill quando era molto giovane e non è riuscita a partecipare al ballo scolastico. Inoltre il rigido moralismo della sua famiglia le ha precluso un’adolescenza normale.
Hoyt, quindi, vuole fare un regalo davvero speciale alla sua fidanzata vampira e organizza al Merlotte’s una festa di fine anno apposta per lei. Non appena Jessica assaggia il punch a base di Tru Blood diventa aggressiva verso gli invitati alla festa che non riescono a trattenerla, consentendole di fuggire e seminare il panico per le strade di Bon Temps. Una partita di Tru Blood, il sangue sintetico che permette ai vampiri di nutrirsi senza aggredire le persone, è stata corrotta da un gruppo di terroristi e, in tutti gli Stati Uniti, incombe la minaccia dei vampiri impazziti dopo aver assunto la bevanda contaminata.
Bill ed Eric dovranno mettere da parte i reciproci rancori e coalizzarsi con Sookie per trovare Jessica e fermare i terroristi.

I vampiri di True Blood sono profondamente attaccati all’umanità perduta che inseguono con ogni mezzo, a cominciare dall’invenzione dell’alimento sostitutivo del sangue, che ha permesso loro il coming out, e la successiva regolamentazione etica e sociale che permette una convivenza pacifica con gli uomini. La neovampira Jessica non è un’eccezione, il suo desiderio è più che legittimo e altrettanto giustificabile lo scatenarsi della sua vendetta nei confronti del ragazzo che la prese in giro quando era ancora un’umana pia e devota.
La prorompente sensualità che vediamo nel telefilm, in quest’avventura è accantonata a favore dell’azione, e dopo un inseguimento mozzafiato, scandito da momenti di sanguinosa efferatezza da parte della vampira contagiata, abbiamo un delizioso lieto fine nel quale Jessica (che in quest’avventura ricorda, sotto alcuni aspetti, Carrie di Stephen King) e Hoyt possono concedersi un ballo come nella migliore tradizione americana.
Le tavole sono dinamiche e godibili sotto ogni punto di vista, i personaggi sono molto somiglianti agli attori del telefilm e il sangue schizza copioso dai colli appena azzannati.

Risorse Web:
Marc Andreyko su Wikipedia
Sito internet di Joe Corroney
J. Scott Campbell su Wikipedia
IDW Publishing
Panini Comics
 

giovedì 17 ottobre 2013

Hitsuji No Uta - N.4

Titolo: HITSUJI NO UTA – IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI , N.4
Soggetto: KEI TOUME
Sceneggiatura: KEI TOUME
Disegni: KEI TOUME
Copertina: KEI TOUME
Traduzione: VALENTINA SPITALE
Lettering: MP STUDIO
Pagine: 208
Ed. originale: GENTOSHA, 2002
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 2012
Da quando Kazuna abita con sua sorella è spesso assente da scuola. Il dottor Minase gli consiglia di riprendere gli studi, ma il ragazzo ha troppa paura di far del male ai compagni; trascorre il suo tempo a occuparsi della casa e della cucina, cercando di carpire quanti più elementi possibile sulla famiglia Takashiro.
Yaegashi ha saputo che l’amico si è trasferito presso la sorella e, con il pretesto di portargli i compiti, decide di affrontare Chizuna.
In quest’occasione Yaegashi conoscerà il segreto che accomuna i due fratelli e l’intenzione di Chizuna di fare in modo che, isolandosi dal mondo, la piaga del vampirismo si estingua con loro. Davanti all’invito di non cercare più di contattarli, Yaegashi non può arrendersi e decide di aspettare che l’amico torni da lei.
Le condizioni di Chizuna sono sempre più gravi, la presenza del fratello è di grande conforto, soprattutto perché le medicine somministrate dal dottor Minase stanno perdendo di efficacia.
Kazuna non riesce ancora a vedere Chizuna come una sorella, probabilmente perché non è cresciuto con lei. Inoltre si verificherà un episodio che confonderà ancor di più i sentimenti del giovane vampiro.

Risorse Web:
Kei Toume su Wikipedia
Hitsuji No Uta su Wikipedia
Blog della casa editrice Magic Press
 

mercoledì 16 ottobre 2013

Hitsuji No Uta - N.3

Titolo: HITSUJI NO UTA – IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI , N.3
Soggetto: KEI TOUME
Sceneggiatura: KEI TOUME
Disegni: KEI TOUME
Copertina: KEI TOUME
Traduzione: VALENTINA SPITALE
Lettering: MP STUDIO
Pagine: 208
Ed. originale: GENTOSHA, 2002
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 2012
Kazuna ha accettato di vivere, insieme alla sorella Chizuna, nella casa dove abitava da bambino. La soluzione consente ai fratelli di affrontare insieme la sete di sangue, seguendo le terapie prescritte dal dottor Minase. Kazuna può stare lontano dalle persone che ama tenendole al sicuro dai suoi attacchi.
I signori Eda, che hanno cresciuto Kazuna come un figlio, cercano di dissuaderlo ma ottengono solo l’effetto di farlo infuriare. Il ragazzo li accusa di averlo tenuto all’oscuro della sua vera famiglia e delle circostanze della morte di suo padre.

I vampiri della Toume, abbiamo visto, non sono assimilabili a quelli della tradizione. Innanzi tutto possono morire e, oltre al sangue, assumono anche alimenti normali. Sappiamo che la madre di Chizuna e Kazuna impazzì e possiamo supporre che questa patologia abbia un’origine neurologica, se non addirittura psichiatrica, piuttosto che organica, è innegabile però che solo il sangue attenui la violenza dei sintomi.
È finalmente chiaro il segreto della famiglia Takashiro ma, contemporaneamente, s’inizia a sospettare della natura dei sentimenti che legano i due fratelli. Chizuna è ancora amareggiata a causa del padre e non è chiaro se, prendendo con sé Kazuna, voglia avere l’occasione di redimersi. La copertina lascia intendere qualcosa d’incestuoso fra i due, ma ne avremo conferma solo seguendo gli sviluppi della serie.

Risorse Web:
Kei Toume su Wikipedia
Hitsuji No Uta su Wikipedia
Blog della casa editrice Magic Press
 

martedì 15 ottobre 2013

Hitsuji No Uta - N.2

Titolo: HITSUJI NO UTA – IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI , N.2
Soggetto: KEI TOUME
Sceneggiatura: KEI TOUME
Disegni: KEI TOUME
Copertina: KEI TOUME
Traduzione: VALENTINA SPITALE
Lettering: MP STUDIO
Pagine: 192
Ed. originale: GENTOSHA, 2002
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 2012
Continuiamo a parlare con il secondo numero di Hitsuji No Uta, serie trasposta anche in OAV.

Kazuna ha saputo di essere affetto dalla stessa malattia di sua sorella Chizuna, una sorta di oscuro morbo che si manifesta con un’improvvisa e irresistibile sete di sangue. I due fratelli si sono appena ritrovati e, sebbene Chizuna mostri qualche riserva a coltivare il rapporto, decide comunque di aiutarlo, almeno nella fase d’esordio della malattia.
Il padre dei ragazzi si è preso cura di Chizuna, che ha manifestato i sintomi del vampirismo in tenera età, e ha affidato Kazuna, apparentemente sano, a una coppia senza figli. Sulla vita della ragazza si è imposto il ricordo della madre, morta per la stessa malattia, incarnato nel senso di frustrazione del padre che, cercando di salvare la figlia, insegue una sorta di redenzione. Almeno fino a quando, consapevole del proprio fallimento, si toglie la vita. Adesso Chizuna è seguita da un giovane medico, Minase, che ha sintetizzato un farmaco che, ingerito, attenua i sintomi. Chizuna ne fa dono al fratello ingiungendogli di assumerlo prima che la brama di sangue metta a repentaglio la vita di chi gli sta vicino.
Yaegashi si è accorta che in Kazuna qualcosa non va e, quando cerca di avvicinarlo, il ragazzo la allontana con modi bruschi; questo cambio di atteggiamento la fa soffrire profondamente e, quando scopre che anche gli zii del ragazzo sono ignari di tutto, non si rassegna: vuole sapere la verità, anche a costo di rivelargli i sentimenti d’amore che prova per lui.
Dopo avergli prestato nuovamente soccorso, Chizuna chiede al fratello di trasferirsi da lei in modo che ognuno possa prendersi cura dell’altro.

In questo volume vengono alla luce alcuni segreti della famiglia Takashiro, mentre Kazuna si rende conto che non può ribellarsi al suo destino e, a quanto pare, nemmeno al suo passato.
Si rinnova l’apprezzamento per l’autrice che, nonostante il tratto nervoso, rispetta la consequenzialità delle vicende in tavole ordinate e gradevoli.

Risorse Web:
Kei Toume su Wikipedia
Hitsuji No Uta su Wikipedia
Blog della casa editrice Magic Press
 

lunedì 14 ottobre 2013

Hitsuji No Uta - N.1

Titolo: HITSUJI NO UTA – IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI , N.1
Soggetto: KEI TOUME
Sceneggiatura: KEI TOUME
Disegni: KEI TOUME
Copertina: KEI TOUME
Traduzione: VALENTINA SPITALE
Lettering: MP STUDIO
Pagine: 208
Ed. originale: GENTOSHA, 2002
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 2011
In ambito fumettistico non mancano le piacevoli sorprese per chi è interessato alle storie di vampiri, anche per quanto riguarda i manga, come ad esempio nel caso del pregevole Shi Ki. E assai piacevole è la sorpresa di Hitsuji No Uta, un manga al confine tra l’horror e il thriller psicologico, che racconta le vicende di due fratelli uniti da un tragico segreto di famiglia.

Kazuna Takashiro, rimasto orfano in tenera età, è cresciuto presso gli zii che gli hanno garantito, nonostante entrambi lavorassero, una vita serena. Frequenta il liceo ed è molto amico di Yaegashi, una coetanea appassionata d’arte, per la quale si è offerto anche di posare per un ritratto.
Nella casa dove Kazuna viveva da bambino, prima di perdere i genitori naturali, è arrivata una nuova inquilina e, contemporaneamente, il ragazzo incorre in strani flash-back riguardanti la madre malata e una bambina diafana dall’aspetto inquietante; insieme ai ricordi insorge una forte attrazione/repulsione verso il sangue e, per trattenersi, Kazuna deve ricorrere a un forte sforzo di volontà.
Il ragazzo decide di fare chiarezza su quanto sta succedendo e si rivolge proprio alla misteriosa ragazza che abita nella casa della sua infanzia. Si tratta di Chizuna, sua sorella, affetta dallo stesso morbo che ha portato alla tomba sua madre. La ragazza gli spiega che la loro famiglia è vittima di una maledizione che li rende dipendenti dal sangue e, nonostante gli abbia vietato di avvicinarla, si trova in condizione di dovergli offrire l’unico aiuto di cui ha bisogno.

In molte storie di vampiri, in particolare negli ultimi anni, si verifica il felice connubio fra vampirismo e adolescenza. Kei Toume differisce da molti autori perché non ne fa una ridondante e stereotipata storia d’amore, ma una tragica eventualità che provoca una frattura insanabile con quanto è stato prima. In questo caso il vampirismo è una condizione medica, trattata con farmaci e trasfusioni. Malgrado ciò, gli elementi folcloristici riescono a emergere attraverso i dialoghi.
Kei Toume è abilissima nella narrazione per immagini, mantenendo vivo l’interesse del lettore man mano che l’intricata matassa si dipana. Il tratto è deciso e i contorni spessi, rispettando tuttavia l’espressività dei personaggi. Gli acquerelli in copertina hanno un effetto perturbante e un certo alone malinconico che ritroviamo nelle pagine dell’albo.

Risorse Web:
Kei Toume su Wikipedia
Hitsuji No Uta su Wikipedia
Blog della casa editrice Magic Press
 

sabato 12 ottobre 2013

Kerrelyn Sparks, “Come Sposare un Vampiro Milionario”

Titolo: COME SPOSARE UN VAMPIRO MILIONARIO (How to Marry a Millionaire Vampire)
Autore: KERRELYN SPARKS
Anno: 2005
Edizione italiana: DELOS BOOKS, 2011
Traduzione: SABRINA SCALVINONI
Copertina: SAMANTA LEONE
ISBN: 978-88-6530-082-4
Pagine: 425
Come Sposare un Vampiro Milionario è il primo romanzo della serie “Love at Stake” di Kerrelyn Sparks. Ogni volume propone la storia d’amore tra due personaggi diversi, in un mondo nel quale gli esseri umani sono all’oscuro dell’esistenza dei vampiri.
Questi ultimi, da qualche tempo, si nutrono di sangue sintetico ma c’è ancora una potente fazione di vampiri, i puri, che rivendicano la necessità di nutrirsi nella maniera tradizionale, diventando una fonte di guai difficile da risolvere pacificamente. D’altra parte, essere un vampiro non è esattamente la condizione più invidiabile che esista, tanto per cominciare non si è immuni dagli incidenti che occorrono anche ai comuni mortali. Roman Draganesti, collaudando un dispositivo di erogazione di sangue sintetico, ha perso uno dei suoi canini e, prima che sopraggiunga l’alba, deve trovare un dentista che rimpianti il dente nell’alveolo. Il vampiro riesce a raggiungere la clinica odontoiatrica dove lavora Shanna, una bellissima dentista tutelata dal programma per la protezione testimoni, ma l’intervento non può essere effettuato in quanto la donna, da quando ha visto assassinare la sua amica, ha sviluppato una vera e propria fobia per il sangue. Inoltre la mafia russa, dalla quale credeva di essere al sicuro, ha trovato Shanna e non intende lasciarsela scappare di nuovo. Seguiranno una serie di rocambolesche avventure che porteranno non solo al reimpianto del canino ma anche alla nascita della storia d’amore tra Roman e Shanna.

Le vicende romantico-sensuali di Roman e Shanna, si sviluppano attraverso doppi sensi, equivoci e situazioni quotidiane che, in un contesto vampiresco, diventano ridicole, a buon titolo la casa editrice Delos ha inserito la serie nella collana “Vampiri e Paletti”, insieme alla serie dedicata alla famiglia Argeneau di Lindsay Sands.
Seppur appartengano a due mondi diversi, Roman e Shanna sono molto simili, entrambi fanno quotidianamente i conti con un passato che li ha segnati e che preclude loro la possibilità di costruirsi un futuro sereno. Solo quando riusciranno ad aprirsi l’uno all’altra e a collaborare per far fronte alle minacce che incombono, potranno dare inizio a una nuova vita.
Kerrelyn Sparks ha uno stile vivace, consentendo una lettura veloce e scorrevole del romanzo, anche se l’intento esilarante di alcune situazioni è soltanto sfiorato.

Risorse Web:
Sito di Kerrelyn Sparks
Delos Books
 

giovedì 10 ottobre 2013

Vampire Princess Yui - N.3

Titolo: VAMPIRE PRINCESS YUI, N.3
Episodio: UNA NOTTE BUIA COME LA PECE
Soggetto: NARUMI KAKINOUCHI
Sceneggiatura: NARUMI KAKINOUCHI
Disegni: NARUMI KAKINOUCHI
Copertina: NARUMI KAKINOUCHI
Traduzione: BRUNO GRAMIGNA
Lettering: n.i.
Pagine: 184
Ed. originale: AKITA PUBLISHING, 1995
Ed. italiana: GOEN, 2012

Riprendiamo, con il terzo numero, a parlare della serie Vampire Princess Yui, spin off di Vampire Princess Miyu, pubblicata da Goen.

Il passato di Yui, diventata vampira dopo aver incontrato Miyu, riemerge puntualmente facendole rimpiangere la sua vita come una ragazza normale. Talvolta nemmeno Nagi, che l’accompagna e la protegge nel corso dei viaggi che compiono attraverso il Giappone, riesce a consolarla. Queste distrazioni possono diventare fatali perché i nemici di Yui sono sempre in agguato per impedire il risveglio della principessa che riposa nel lago.
Il demone Shiki, con le sue inseparabili ancelle, tende un agguato a Yui e Nagi segue una battaglia contro gli elementi, sabbia, acqua e vento, ognuno dominato dalle affascinanti serve del demone, che mettono in serie difficoltà i nostri eroi. L’intervento di Senju, custode della principessa che riposa nel lago, ribalterà le sorti dello scontro a favore di Yui e Nagi.

Sebbene non vi sia nulla da eccepire al gradevole disegno della Kakinouchi, permane qualche problema nel seguire le vicende a causa di una narrazione spesso interrotta da episodi concomitanti o appartenenti al passato dei protagonisti.

Risorse Web:
Goen/RW Edizioni
Narumi Kakinouchi su Wikipedia
 

martedì 8 ottobre 2013

Vampire Princess - N.2

Titolo: VAMPIRE PRINCESS, N.2
Soggetto: TOSHIHIRO HIRANO
Sceneggiatura: TOSHIHIRO HIRANO
Disegni: NARUMI KAKINOUCHI
Copertina: NARUMI KAKINOUCHI
Traduzione: MANUEL MAJOLI (STUDIO RENOIR)
Lettering: ACROBAT
Pagine: 170
Ed. originale: FLEX COMIX, 2010
Ed. italiana: PANINI, 2012

Nel primo albo di Vampire Princess, Toshihiro Hirano e Narumi Kakinouchi ci hanno presentato il primo incontro fra Yu e Yui e la nascita della loro amicizia. Le avventure di questa serie, pubblicata in Italia da Panini, sono ambientate nell’epoca Meiji (1868 -1912), in cui l’occidente inizia a insinuarsi nella cultura giapponese suscitando importanti reazioni politiche.

I gemelli Ou e Shin, che frequentano la scuola maschile vicina a quella frequentata da Yu e Yui, in realtà sono le guardie del corpo di quest’ultima e cercano con ogni mezzo di dissuaderla dal frequentare l’amica nella quale hanno individuato la natura soprannaturale. A minacciare Yui però è ben altro: si tratta di uno Shizuru, un demone vampiro dalle forme di una donna. I gemelli riusciranno a individuarla ma, durante il combattimento, Ou sarà ferito gravemente concedendo allo Shizuro una seconda possibilità per attaccare Yui.
La campana di vetro nella quale Yui è vissuta finora comincia a infrangersi e la ragazza verrà a conoscenza dell’esistenza di creature malvagie come gli Shizuru, gli stessi demoni responsabili dello stato catatonico in cui versa sua madre.

La coppia Hirano-Kakinouchi (sposati anche nella vita reale) con questa serie raggiunge l’apice creativo realizzando avventure godibili non solo dal punto di vista grafico ma anche più facilmente assimilabili rispetto agli altri spin-off della serie Vampire Princess Miyu.

Risorse Web:
Gli Shinma d'Occidente
Toshihiro Hirano su Wikipedia
Narumi Kakinouchi su Wikipedia
Casa editrice Panini