giovedì 27 ottobre 2011

Speciale Dampyr - N.7

Titolo: SPECIALE DAMPYR, N.7
Episodio: SHADOWMAN
Soggetto: LUIGI MIGNACCO
Sceneggiatura: LUIGI MIGNACCO
Disegni: ALESSANDRO BAGGI
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
ISBN: no
Pagine: 160
Edizione: SERGIO BONELLI, 10-2011
In edicola dal 20 ottobre il settimo albo speciale di Dampyr, con una lunga avventura letteralmente al confine della realtà.

Duarte, per evadere dalla noia di una vita solitaria e dalla sua frustrante occupazione di designer pubblicitario, disegna fumetti supereoistici. Il suo personaggio, Shadowman, difende una Barcellona invasa da creature mostruose scaturite dagli incubi dello stesso Duarte.
Purtroppo le avventure di Shadowman trovano realizzazione al di fuori dalla carta stampata: i mostri infestano realmente le strade di Barcellona.
Caleb Lost, dopo aver ricevuto la notizia tramite internet, invia la sua squadra a indagare.
I nostri eroi hanno presto a che fare con insetti giganteschi che si aggirano nei tunnel della metropolitana e scoprono che anche il loro informatore ha avuto un’esperienza simile. Questi episodi diventano ancora più curiosi quando, navigando nella rete, si vedono le stesse creature illustrate nelle tavole di un fumetto on-line.
Duarte, accortosi che, dopo aver illustrato qualche episodio di Shadowman, in città succedono cose strane, decide di prendersi una pausa, ma l’incontro con una donna entusiasta del fumetto, lo sprona a riprendere il suo lavoro.
La nuova amante del disegnatore è Lady Nahema che, attraverso un inchiostro magico fornito con l’inganno, riesce a fargli aprire un portale, dal quale fuoriescono le creature da incubo illustrate nel fumetto.
Kurjak cadrà in uno di questi varchi e Harlan si precipiterà a soccorrerlo. Tesla, intanto, raggiungerà Duarte e, dopo essersi scontrata con Nahema, lo spronerà a illustrare una nuova avventura nella quale Shadowman salverà la vita dei dispersi.

Mignacco ci propone un’avventura onirica e delirante, avvalendosi di cliché che ormai non sorprendono più. Anche le creature dell’orrore non hanno caratteristiche sorprendenti rispetto a quanto già incontrato nei film e nei fumetti. La storia è gradevole, ma manca dell’eccezionalità che spetta a un albo speciale.
Anche i disegni di Baggi risentono di qualche imprecisione, pur mantenendosi dinamici e vivaci.

Risorse Web:
Luigi Mignacco su Wikipedia
Sito di Alessandro Baggi
Sergio Bonelli Editore
 

giovedì 20 ottobre 2011

Johnny Rosso, "Mezzosangue"

Titolo: MEZZOSANGUE
Autore: JOHNNY ROSSO
Edizione: MONDADORI, 2011
Copertina: DANIELE ORIZIO
ISBN: 978-88-04-60746-5
Pagine: 204
La collana “Piccoli Brividi” nasce, nel 1994, con l’intento di portare in Italia la serie di romanzi brevi per ragazzi di R.L.Stine. Si tratta di avventure prettamente horror che vedono protagonisti ragazzi della stessa età dei lettori. Accanto a Stine, sono stati pubblicati altri autori di horror per ragazzi, soprattutto nella collana “Super Brividi” nata nel 2000, come Darren Shan, per fare un esempio.
Accanto a mummie, pupazzi parlanti e zombi, abbiamo anche alcuni racconti di vampiri (fra i quali spicca Eredità di Sangue di Celia Rees), e lo storico R.L. Stine rischia di essere messo da parte a favore di uno scrittore italiano: Johnny Rosso (alias Carlo Martigli), autore di Mezzosangue e di altri agghiaccianti titoli di questa collana.

Ario è nato dall’unione di un vampiro con un’umana, ragion per cui non riesce a integrarsi con la comunità di vampiri in cui vive e con gli esseri umani. Il suo unico amico è Draco, un gatto che sembra capire il tormento della sua anima, combattuta fra la natura umana e quella vampiresca. Una sera, quando la sua parte vampira lo stava costringendo a nutrirsi di un cagnolino, incontra Luna, una ragazza che abita in un campo nomadi. I due passano del tempo insieme nutrendosi di sanguinaccio, fino a quando Mahran, l’anziana che guida la tribù, lo invita, senza troppa cortesia, ad andarsene e a non farsi più vedere nel campo.
Il giorno seguente un gruppo di vampiri compie un’incursione nel campo degli zingari e Ario sospetta il capo della sua comunità. Giunto al campo per spiegare ai Rom quanto successo e per prepararli all’eventualità di un nuovo attacco, Maharan scopre la sua identità e racconta di aver già avuto a che fare con le creature della notte, ma una nuova battaglia interrompe la discussione.
Ario decide di allontanarsi dal clan dei vampiri e, sperimentando la vita solitaria per le strade di Roma, ha modo di incontrare il peggio e il meglio della razza umana.
Quando incontrerà di nuovo Luna, questa gli spiegherà di essere, anche lei, una mezzosangue e, insieme agli altri Rom, organizzerà la difesa del campo. Riusciranno, con l’aiuto di alcuni ragazzi guidati da un sacerdote, a mettere in fuga non solo i vampiri, ma anche una pericolosa banda di motociclisti.

I personaggi sono ben caratterizzati ed è data la giusta enfasi alle contraddizioni che si agitano nella mente di Ario.
Johnny Rosso, quando ha abbandonato la finanza per dedicarsi alla scrittura, ha operato un’ottima scelta. Il linguaggio è perfettamente adatto al pubblico cui si rivolge e, attraverso l’horror, trasmette un importante messaggio ai giovani lettori. Rispettando gli elementi orrorifici senza addolcirli con stucchevoli espedienti, porta il lettore a non fermarsi alla prima impressione e a seguire i propri ideali, ma è anche data importanza alla possibilità di cambiare idea, valutando ogni aspetto delle
situazioni.

Risorse Web:
Collane per ragazzi Mondadori
Collana “Piccoli Brividi” su Wikipedia
Schede dei libri di R.L. Stine: Due Insolite Gemelle, Gemelle di Sangue
Schede dei libri di Darren Shan: Il Circo degli Orrori, L'Assistente del Vampiro, Tunnel di Sangue, Il Picco dei Vampiri, Cinque Prove Mortali, Il Principe dei Vampiri, I Cacciatori dell'Ombra, Il Lago delle Anime Dannate, Il Padrone del Male
 

mercoledì 12 ottobre 2011

Honey Blood - N.3

Titolo: HONEY BLOOD, N.3
Soggetto: MIKO MITSUKI
Sceneggiatura: MIKO MITSUKI
Disegni: MIKO MITSUKI
Colori: no
Copertina: MIKO MITSUKI
Traduzione: LAURA GIORDANO, SILVIA REBEZ
Lettering: LARA IACUCCI
Pagine: 192
Ed. originale: SHOGAKUKAN, 2009
Ed. italiana: PANINI COMICS, 08-2011
Con il terzo e conclusivo numero della serie Honey Blood, come anticipato, abbiamo un albo antologico che contiene i tre episodi autoconclusivi che l’autrice pubblicò, sulla rivista “Sho-comi”, come premessa alla serie, e due racconti indipendenti.

Cos’è veramente il mio ragazzo?!: Hinata legge voracemente tutti i romanzi dello scrittore Junya Tokinaga: è così ammaliata da queste storie di vampiri che non connette più dalla gioia quando il suo autore preferito si trasferisce vicino a casa sua. I due si frequentano assiduamente e Junya s’innamora di lei.
Hinata scoprirà che lo scrittore è un vampiro sorprendendolo a nutrirsi di sangue. La ragazza, che ricambia il sentimento d’amore nonostante la vera natura dello scrittore, dopo una scenata di gelosia, riceverà il bacio che vincola il vampiro a nutrirsi esclusivamente da lei, rinunciando, così, alla sua immortalità.
Fino a quando la notte cederà il posto al giorno: Hinata e Junya stanno insieme da qualche tempo, però la ragazza vorrebbe vivere la sua storia d’amore come le sue coetanee: passeggiare mano nella mano con il suo fidanzato e trascorrere qualche giornata insieme, ma Junya preferisce passare il tempo a casa, dedicandosi ai suoi romanzi. In occasione di una festa scolastica, il vampiro asseconda la fidanzata, uscendo alla luce del sole. Questa scelta gli costerà molto cara, perché il sole è letale per i vampiri e Hinata, dopo averlo soccorso in tempo, comprenderà le ragioni della sua riluttanza.
Fino ai confini dell’eternità: I romanzi di Tokinaga stanno per essere trasposti in pellicola, ma l’attore che interpreterà il vampiro, un idol di nome Mariya Satomi, non convince lo scrittore, sebbene Hinata lo trovi bellissimo.
Il regista propone a Junya di recitare come protagonista nel film, al posto di quello selezionato dal casting, causando il disappunto dell’idol. Satomi, con un pretesto, avvicina Hinata e scopre i morsi che la ragazza ha sul collo, smascherando così anche Junya.
Un mazzo di fiori per la mia amata principessa: Una ragazza mascolina scoprirà l’amore e il conseguente desiderio di prendersi cura del proprio aspetto.
Il primo amore si scioglie nella notte: Una ragazza si renderà conto, troppo tardi, che il ragazzo che ama ha sempre ricambiato i suoi sentimenti.

A differenza della serie principale, Hinata apprezza i romanzi vampirici, quindi manca l’iniziale ostilità nei confronti dello scrittore che abbiamo visto nel primo numero di Honey Blood. Gli anni passati come vampiro non hanno contribuito a mitigare il temperamento di Junya, le cui scelte appaiono determinate dagli istinti e dalla passionalità.
I due racconti finali sono tipicamente Shojo, carini, anche se non si distinguono per originalità.
I disegni sono graziosi ed espressivi, caratterizzati da un buon uso dei retini e dall’introduzione diligente di vignette umoristiche.

Risorse Web:
Panini Comics
 

giovedì 6 ottobre 2011

Dampyr - N.138

Titolo: DAMPYR, N.138
Episodio: VALZER CAJUN
Soggetto: DIEGO CAJELLI
Sceneggiatura: DIEGO CAJELLI
Disegni: GIULIANO PICCININNO
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 09-2011
In tutte le edicole è disponibile il numero 138 di Dampyr e, come il titolo lascia presagire, l’avventura di questo mese si svolge nelle insidiose paludi della Louisiana.

Il professor Milius invia Harlan e Kurjak alla ricerca di un gruppo di studiosi di musicologia, misteriosamente scomparsi mentre svolgevano una ricerca presso la popolazione Cajun in Louisiana. Gli studiosi cercavano notizie riguardanti il valzer “Saman Patou”, di cui il dampyr ha ricevuto una copia, e inaspettatamente finiscono prigionieri e tenuti in catene da una mostruosa famiglia.
Kurjak e il dampyr, sulle tracce dei musicologi, si perderanno nel Bayou e rischieranno la morte incontrando i proiettili dei carcerieri. Entrando in una baracca isolata nel mezzo della palude, Harlan si troverà davanti a Saman Patou, un’entità demoniaca proveniente da un’altra dimensione, che si sta rigenerando grazie ai sacrifici umani offertigli dagli abitanti della zona.

Cajelli, a dispetto di chi è abituato a considerare la Louisiana il teatro di romantiche storie di vampiri alla Anne Rice, preferisce enfatizzare le insidie del Bayou e gli aspetti contorti delle persone che vivono isolate dal mondo civile. La grottesca famigliola, che ha preso a cuore la “salute” del demone, non è dissimile da quelle che abbiamo visto in alcuni film horror moderni, simili le dinamiche parentali a partire dalla “dolce” mammina. Il valzer di Saman Patou ricorda le macabre strofe di alcune Nursery Rhymes, dove l’horror è un elemento con cui ci si confronta quotidianamente. Lo sceneggiatore mantiene alta la tensione per tutto lo svolgimento della trama, non mancando di sorprendere con inaspettati colpi di scena, e il finale è lasciato aperto a un eventuale ritorno del demone in un’avventura successiva.
Dettagliatissimi i disegni di Piccininno, sia nel proporre l’intricata vegetazione palustre, che nell’illustrare gli interni della baracca/prigione, evocandone l’atmosfera claustrofobica e terrificante.

Risorse Web:
Il blog di Diego Cajelli
Diego Cajelli su Wikipedia
Giuliano Piccininno su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore