venerdì 2 settembre 2011

Dampyr - N.137

Titolo: DAMPYR, N.137
Episodio: GLI IMPLACABILI
Soggetto: GIOVANNI ECCHER
Sceneggiatura: GIOVANNI ECCHER
Disegni: MAURIZIO DOTTI
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 08-2011
In edicola il numero 137 di Dampyr, ambientato nel deserto di sale boliviano.

I lavori alla miniera di Salar dei Coimpasa procedono a rilento, gli operai sono spaventati dal sangue che compare in seguito alle trivellazioni. Gli uomini sospettano che, sotto la miniera, abiti una divinità conosciuta come “il Tìo” e temono di aver scatenato la sua furia. Harlan, Kurjak e Tesla giungono sul posto per indagare. Il dampyr percepisce immediatamente la presenza di un “maestro della notte”, ma non riesce a localizzarlo.
Anche altre persone non vogliono che gli scavi proseguano: due vampiri si recano alla miniera per fermare gli operai. Harlan e i suoi si mettono sulle loro tracce e riescono a trovarli. Si tratta di Butch Cassidy e Sundance Kid, gli eroi del west protagonisti delle storie tanto amate da Kurjak. I due sono stati vampirizzati, molti anni fa, in seguito a un rituale che prevedeva l’ingestione di un pezzetto di sale contenente il sangue del Tìo. Periodicamente sono costretti a tornare in Bolivia da una misteriosa voce che li chiama e, questa volta, vogliono scoprire di chi si tratta e recidere questo vincolo.
I minatori riescono a liberare il Tìo dalla sua prigione di sale e il demone comincia a ucciderli.
Sopraggiunge Harlan con i suoi compagni, ai quali si sono aggiunti i due cow-boy vampiri.
Cassidy e Sundance sono costretti ad obbedire al Tìo ma Harlan riuscirà a liberarli dall’oscuro padrone consentendogli, nonostante il dissapore di Kurjak, di concludere la loro esistenza in un’ultima cavalcata verso l’alba.

Il regista cinematografico Giovanni Eccher debutta nel mondo del fumetto proponendoci un’ottima sceneggiatura, nella quale gli elementi magico-vampirici s’insinuano in un contesto western dall’azzeccatissimo e stupendo epilogo.
Vediamo anche un inedito aspetto di Kurjak la cui corazza sarà scalfita in seguito all’incontro degli eroi della sua infanzia.
Maurizio Dotti, veterano di Tex e Zagor, con le sue tavole ricche di chiaroscuri, illustra questo western moderno proponendoci grandiosi scenari, i cavalli appaiono solo in chiusura essendo sostituiti da più attuali motociclette, ma l’effetto è comunque grandioso.

Risorse Web:
Maurizio Dotti su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
 

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