venerdì 18 febbraio 2011

Franco Mistrali, "Il Vampiro. Storia Vera"

Titolo: IL VAMPIRO. STORIA VERA
Autore: FRANCO MISTRALI
Anno: 1869
Edizione: KERES, 2011
Curatore: ANTONIO DANIELE
Copertina: MICHELE RAPISARDI, "TESTA DI OFELIA PAZZA" (1865)
ISBN: 978-88-97231-01-1
Pagine: 240
Lo scorso gennaio è uscito per la Keres Edizioni un libro particolarmente interessante per gli appassionati di vampiri. Il Vampiro. Storia Vera di Franco Mistrali è, infatti, il primo romanzo di vampiri della letteratura italiana. Pubblicato nel 1869, anticipò di trent’anni il Dracula di Stoker e di tre anni la Carmilla di Le Fanu. La ristampa, la prima dall’uscita del romanzo, è in pratica una vera e propria edizione annotata, arricchita da un’introduzione e da una approfondita biobibliografia dell’autore.
Il libro, per il momento, si può acquistare solo sul sito della casa editrice.

San Pietroburgo, 20 dicembre 1825. Nicolò Romanoff, zar di tutte le Russie, riesce a salvarsi da un complotto grazie all’intervento dell’amica Maria Ludowiska. L’imperatore e la donna hanno alle spalle un amore difficile, mai realizzatosi, perché osteggiato dal padre di Nicolò, lo zar Alessandro. Questi costrinse Maria, sgradita perché polacca, a sposare il conte Ludowiskoi: la donna dovette accettare il suo destino, ma non si concesse mai al marito. Qualche tempo dopo, durante un ballo, una donna mascherata con un domino nero insinuò nel conte il sospetto che Maria lo tradisse con Nicolò. Ludowiskoi diventò, così, il peggior nemico dello zar, ma il suo tradimento venne scoperto ed egli fu mandato in Siberia. Qui fu salvato dalla strega Jarba, la quale lo iniziò alla magia.
Monaco, 1862. Un artista, narratore della vicenda, ospite nella villa del conte Alfredo Kostia, scopre che il padrone di casa nasconde un tormentoso segreto. Kostia, soffermandosi davanti ad un quadro raffigurante Ofelia, racconta all’amico che la modella ritratta era la sua amata Pia Ludowiska, morta dieci anni prima. La perfetta somiglianza con una donna vista qualche giorno prima durante una gita, per Kostia, è la prova che Pia è tornata dal mondo dei morti come vampira. Per di più, all’esumazione del corpo, la bara viene trovata vuota, eccetto che per un medaglione ed un anello.
Nei giorni successivi, l’artista e Kostia hanno modo di conoscere la donna della gita: è la bellissima principessa Metella di Schonenberg. Metella impiega poco a conquistare le simpatie di Alfredo, vincendone la diffidenza. Il narratore, però, rimane turbato quando nota l’anello della principessa, identico a quello della donna del ritratto, e il suo ambiguo comportamento. Preoccupato per l’amico, l’artista decide di indagare sul suo segreto, ed ottiene l’aiuto del Principe di Monaco e del benemerito ispettore Ledru. I tre ricostruiscono una storia di sangue e di vendette, legata alle tristi vicende della famiglia di Kostia, dei misteriosi genitori di Metella e dello stesso zar Nicolò. Ad intralciare le ricerche ci penserà il misterioso Eliam, scienziato alchimista, intimo amico della principessa.

Il Vampiro. Storia Vera è un romanzo avvincente, dalla narrazione appassionata e pervasa da un’atmosfera tardo romantica. Lo stile è ricercato ed elegante, e la lingua dell’epoca rende la lettura gradevole per il suo sapore retro. Il racconto è ricco di citazioni e aneddoti, approfonditi nelle puntuali note, che permettono al lettore di riscoprire storie e personaggi storici e mitologici. Le digressioni di Mistrali risultano interessanti soprattutto quando disegnano scorci del suo tempo, come la dettagliata descrizione del boudoir di Metella. Memorabile, poi, la breve dissertazione sui vampiri, in parte riportata nella quarta. Volendo individuare un genere, l’opera si può collocare tra il gotico, il thriller e il romanzo storico.
Particolarmente riusciti sono i personaggi del sagace Principe di Monaco e dell’ispettore Ledru, indagatore dai tratti del moderno detective, che rimanda all’Auguste Dupin di Poe. Tant’è che il vero scontro avviene proprio tra Ledru ed Eliam. La ragione e la giustizia vengono, però, qui sconfitte dalla scienza e dalla magia, che insieme costituiscono una miscela invincibile. Affascinante anche il personaggio di Metella, una vera donna fatale, che farà cadere ai suoi piedi il povero Kostia, tra diverse decine di spasimanti.
Tra streghe, spettri e vampiri, Mistrali regala al lettore orrori e suggestioni a lume di candela, alla cui luce le acque ritratte nel quadro di Ofelia sembrano agitarsi e i fantasmi prendere vita.
Curiosa la descrizione dei vampiri, che secondo i racconti di Kostia sono di origine ungarica. Essi sono bevitori di sangue che escono di notte dal sepolcro, cercando vittime addormentate. Penetrati nelle stanze come fumo inconsistente, poggiano le fredde labbra all’altezza del cuore delle vittime, e da una piccola puntura ne succhiano il sangue. Per annientarli, bisogna trapassarne le viscere con un palo aguzzo ricavato da un albero fresco, decapitarli, strapparne il cuore e bruciarlo, e infine cospargere i resti con acqua benedetta.

Risorse Web:
Keres Edizioni
Keres su Facebook
Franco Mistrali su Wikipedia
Scheda de Il Vampiro
 

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