venerdì 21 gennaio 2011

Jean Mistler, "Le Memorie del Cavaliere di Villevert"

Titolo: LE MEMORIE DEL CAVALIERE DI VILLEVERT (Le Vampire, Extrait des Mémoires du Chevalier de Villevert)
Autore: JEAN MISTLER
Curatore: GIUSEPPE SCARAFFIA
Anno: 1944
Edizione italiana: FAZI, 2010
Traduzione: VITTORIA RONCHEY
Copertina: “LE VAMPIRE” (elaborazione grafica di Francesco Sanesi)
ISBN: 978-88-6411-227-5
Pagine: 60
Nessuna casa editrice si è resa responsabile del contagio vampirico come Fazi, la cui pubblicazione della saga di Twilight ha fatto sì che il fascino di questa creatura della notte ammaliasse anche il pubblico più insospettabile. Edward Cullen, anche prima che avesse il volto di Robert Pattinson, era il sogno proibito delle adolescenti che, prima di Stephenie Meyer, provavano un salutare terrore misto a ribrezzo per i vampiri del folklore e della letteratura.

La casa editrici Fazi, pubblicando le memorie del cavaliere di Villevert, ci vuole presentare il vampiro delle origini e, grazie alla bellissima prefazione di Scaraffia, ci spiega come mai adesso il vampiro si sia spogliato degli elementi mostruosi per assumere i panni del bello e buono che tanto piacciono adesso.
Il cavaliere di Villevert, dopo essere stato ferito nella battaglia di Rossbach, nel 1757, trascorre la convalescenza ospite del conte Erdelyi in Ungheria.
Il maniero del conte è frequentato da uno strano personaggio, il Barone Cornelius di Windau, il suo aspetto repellente e le storie terrificanti che adora raccontare turbano i già fragili nervi di Elisabetta, una nobildonna che, rimasta orfana, vive presso gli Erdelyi.
Windau chiederà in sposa Elisabetta ma, quando la ragazza rifiuterà la proposta, il Barone dichiarerà che sarà sua comunque. Il giorno dopo, il cadavere di Windau sarà ritrovato nei pressi di un canale.
Villevert, eliminata ogni pretesa del Barone, chiederà con successo la mano di Elisabetta, ma il loro non sarà un fidanzamento felice: Windau apparirà di notte al capezzale della ragazza spaventandola a morte.
Quando il curato apprende, da Villevert, la notizia delle apparizioni notturne nella stanza di Elisabetta, organizzerà l’esumazione del cadavere di Windau e il rituale esorcistico contro i vampiri.
La salute di Elisabetta, purtroppo, è notevolmente compromessa a causa del sangue che le ha sottratto il barone e, dopo aver celebrato frettolosamente la cerimonia nuziale, spirerà tra le braccia di Villevert.

Questo breve memoriale è assimilabile alle cronache, redatte da eminenti religiosi, concernenti l’infestazione vampirica nell’Europa orientale del ‘700, non manca nemmeno la descrizione dei rituali apotropaici che furono, poi, condannati dalla sovrana illuminata Maria Teresa d’Austria.
Più interessante del resoconto è l’accurata prefazione che, dopo aver presentato l’autore e la sua controversa attività politica insieme alle circostanze della pubblicazione del memoriale, passa a un breve excursus storico e critico sulla figura del vampiro letterario, terminando con interessanti considerazioni sul vampiro di oggi.

Risorse Web:
Jean Mistler su Wikipedia (in francese)
Casa editrice Fazi
 

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