sabato 23 ottobre 2010

Florence Marryat, "Il Sangue del Vampiro"

Titolo: IL SANGUE DEL VAMPIRO (The Blood of the Vampire)
Autore: FLORENCE MARRYAT
Anno: 1897
Ed. italiana: CASTELVECCHI, 2010
Traduzione: ALBERTO FRIGO
Copertina: ALBERT JOSEPH PENOT
ISBN: 978-88-7615-414-0
Pagine: 336

Disponibile da luglio Il Sangue del Vampiro di Florence Marryat, classico vampiresco contemporaneo del Dracula di Bram Stoker e riscoperto dalla Castelvecchi. Nonostante questa sia indicata come la prima edizione italiana, in realtà The Blood of the Vampire fu già pubblicato dai fratelli Treves nel 1916.

Digue di Heyst, Belgio. Tra gli ospiti inglesi del lussuoso Hotel Lion d’Or ci sono Miss Elinor Leyton, Mrs. Margaret Pullen e la grossolana baronessa Gobelli, insieme allo smidollato figlio Bobby e al secondo marito Gustave. Una sera giunge all’albergo una giovane donna alta e dallo sguardo audace, Harriet Brandt. La donna proviene dalla Giamaica e, dopo dieci anni in convento, si è messa in viaggio per vedere il mondo, avendo ereditato una notevole fortuna. Margaret, impietosita, non riesce a sottrarsi al bisogno di amicizia della donna, cresciuta praticamente in solitudine, ma risente della sua vicinanza, rimanendo svuotata di energia e stordita, come capitò già ad Olga, compagna di viaggio della giamaicana. Nonostante la diffidenza di Elinor, Margaret prende in simpatia Harriet, la quale ricopre di regali e di attenzioni la piccola Ethel, figlioletta della Pullen.
La baronessa Gobelli, gelosa delle attenzioni che la nuova arrivata dedica a Mrs. Pullen, riesce ad avvicinare a sé Harriet, lusingandola con la promessa di presentarle lord e principi.
Ethel, intanto, prende la febbre e non fa che dormire, destando grande preoccupazione nella madre. Al Lion d’Or arriva anche Ralph Pullen, fidanzato di Elinor e cognato di Margaret. Complice la Gobelli, Ralph si ritrova ben presto a frequentare Harriet. La bellissima voce della donna, che canta divinamente, e la sua irresistibile voglia di vivere, così in contrasto con la freddezza e il riserbo di Elinor, finiscono per conquistarlo.
La scoperta da parte di Miss Leyton dell’infedeltà del fidanzato non sarà che la prima di tante tragedie causate dalla vampira.

Il Sangue del Vampiro fornisce uno spaccato illuminante e a tratti dissacrante della società vittoriana, tra buone maniere e puritanesimo, apparenze e ipocrisie, merletti e pettegolezzi. Da questo punto di vista risulta esemplare il personaggio di Miss Leyton, maniaca delle forme e controllata fino all’eccesso, tanto da creare un abisso invalicabile tra sé e il fidanzato.
I personaggi principali sono tutti femminili, ma ben assortiti e complementari: la passionale ed espansiva Harriet è all’opposto dell’algida e riservata Elinor, che deve compiere un immane sforzo per dire che ama il suo fidanzato, come la dozzinale e opportunista baronessa Gobelli ha la sua controparte nella premurosa e ben educata Margaret.
Curioso risulta il cambio di prospettiva per quanto riguarda la figura del vampiro, che si delinea non come un mostro ladro di sangue, ma come una vera e propria spugna di energia vitale, che attinge da chi gli sta vicino. I suoi baci e il suo contatto portano ad una perdita di forza e, se protratti nel tempo, ad un rapido deperimento e alla morte. L’inconsapevolezza dell’effetto che ha proprio sulle persone che gli sono più care fanno del vampiro della Marryat una creatura ancor più tragica del tradizionale non-morto.

Risorse Web:
Florence Marryat su Wikipedia
Castelvecchi
Scheda del romanzo
 

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