lunedì 14 giugno 2010

Dampyr - N.123

Titolo: DAMPYR, N.123
Episodio: I SENZA MORTE
Soggetto: CLAUDIO FALCO
Sceneggiatura: CLAUDIO FALCO
Disegni: MAURIZIO DOTTI
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 06-2010
In edicola il numero 123 di Dampyr, che contiene la prima parte di un’avventura ambientata in Kurdistan dove, approfittando del disastro bellico, trionfano i figli della notte.

In una zona dilaniata dalla guerra come il Medio Oriente, trafficare nelle armi è alquanto redditizio e i compensi ripagano abbondantemente i rischi; il maestro della notte Qeratu, al comando di una squadra di non morti che combattono ai suoi ordini, ha colto quest’occasione ponendo la sua base per i traffici proprio al confine col Kurdistan.
La notizia riguardante le truppe di soldati invincibili che attaccano solo di notte giunge al “Teatro dei Passi Perduti”, Caleb Lost, quindi, invia i membri della sua squadra di cacciatori di vampiri alla ricerca di un ex militare che attualmente è in esilio in Germania.
Trovare il Comandante Del si rivela abbastanza facile per Harlan e Kurjak, soprattutto grazie all’abilità di Tesla; il militare rivela loro importanti antefatti concernenti il maestro della notte e si offre di aiutarli a sconfiggerlo.
Grazie al Medical Team la squadra di Dampyr, insieme a Comandante Del, raggiunge il Medio Oriente ma Qeratu è ben nascosto e difeso dai suoi soldati “senza morte.”

Claudio Falco propone un tema ricorrente fin dall’esordio di questa collana bonelliana: il vampirismo e la guerra: le precarie condizioni dei paesi invasi nutrono gli abietti appetiti dei principi della notte, dal sangue che si ottiene senza troppa difficoltà durante gli scontri per finire col potere economico dovuto a meschine alleanze con le potenze coinvolte nel conflitto. Il Medio Oriente diventa il posto ideale per collocare un’avventura di Dampyr e anche i suoi alleati possono dar libero sfogo alle loro attitudini, in particolare Kurjak esperto di armi e tattica militare. Le ambientazioni sono evocate magistralmente dalle chine di Maurizio Dotti, i suoi sfondi sono ricchi di dettagli, così come gli abiti dei personaggi rendendo questo numero di Dampyr particolarmente prezioso agli occhi del lettore.

Risorse Web:
Maurizio Dotti su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
 

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