martedì 23 febbraio 2010

Scott Westerfeld, "Apocalypse Vampirus"

Titolo: APOCALYPSE VAMPIRUS (The Last Days)
Autore: SCOTT WESTERFELD
Anno: 2007
Edizione italiana: FAZI, 2009
Traduzione: SILVIA D’OVIDIO
Copertina: “IPLEHOUSE AMY”, FOTO DI EVILANGEL
ISBN: 978-88-7625-065-1
Pagine: 296
Eccoci al secondo libro della saga dedicata ai Pip, una nuova tipologia vampirica ideata dallo scrittore Scott Westerfeld e pubblicata in Italia dalla casa editrice Fazi.

La casa editrice ha contribuito alla diffusione della narrativa dedicata ai vampiri in modo decisivo, soprattutto in seguito all’enorme successo della saga di Stephenie Meyer, e, con Westerfeld, ha scommesso su un approccio diverso al tema che, pur rivolgendosi a un pubblico giovane, riesce a coinvolgere anche chi si è ormai stancato delle storie d’amore soprannaturali.
In una torrida estate newyorkese, Moz conosce Pearl durante il recupero di una chitarra Fender Stratocaster del ‘73 che una donna, colta da follia improvvisa, ha lanciato dalla finestra.
Moz suona la chitarra, insieme all’amico Zahler, da sei anni e Pearl, anche lei musicista, gli propone di formare una band.
Dopo le prove, con Pearl alla tastiera e i ragazzi alle chitarre, si crea un buon sound, però è indispensabile che si aggiungano al gruppo un cantante e un batterista.
Pearl recluta l’amica Minerva, contagiata dal parassita del vampirismo, facendola uscire di nascosto da casa per condurla alla sala prove dove canterà le canzoni composte dalla neonata band.
Moz e Zahler, invece, ingaggiano Alana Ray, un’artista di strada con problemi psicologici, che suona secchi di vernice. Finalmente la band è al completo e, insieme, suonano alla grande!
Il successo non tarda ad arrivare, un famoso impresario li nota e organizza loro un concerto di debutto ma, poco prima dell’evento, Moz confessa il suo amore a Minerva e, dopo qualche romantica effusione, anche lui si ritrova infettato dal parassita.
La musica creata dal gruppo, in particolare la voce di Minerva, ha il potere di evocare una misteriosa creatura ancestrale che vive nel sottosuolo di New York e, proprio durante il loro primo concerto, si eviterà il disastro per un soffio, grazie al provvidenziale intervento di Cal e Lace, gli agenti del Watch che abbiamo conosciuto in Vampirus.

Apocalypse Vampirus è un romanzo molto diverso dal precedente: il tema dominante è la musica non più la parassitologia e la trama è molto più coinvolgente. La prosa di Westerfeld è piacevole seppur non ricercata e accostabile alla parlata dei giovani; i personaggi, sempre eccentrici e curiosi, possono facilmente essere riconosciuti fra gli abitanti di qualsiasi metropoli e, conseguentemente fanno breccia nell’animo del lettore suscitandone la simpatia.
Il punto di vista della narrazione cambia in ogni capitolo (che ha il titolo di una canzone), assumendo quello dei personaggi; il risultato è un pittoresco collage, realizzato incollando materiali diversi, tuttavia godibile nell’insieme.
I vampiri (Pip), si sono spogliati del loro ruolo negativo per diventare uno strumento indispensabile per fronteggiare una minaccia ben peggiore per l’umanità, testimoniando, ancora una volta, la tendenza della letteratura contemporanea a trasformare il vampiro in una creatura benevola, al punto da essere addirittura definito come “angelo” dai protagonisti.

Risorse Web:
Westerfeld su Wikipedia.org
Fazi Editore
Scheda di Apocalypse Vampirus
 

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