martedì 15 dicembre 2009

Chelsea Quinn Yarbro, "Hotel Transilvania"

Titolo: HOTEL TRANSILVANIA (Hôtel Transylvania)
Autore: CHELSEA QUINN YARBRO
Anno: 1978
Edizione italiana: GARGOYLE BOOKS, 2005
Traduzione: FLORA STAGLIANÒ
Copertina: GRAFEMA
ISBN: 88-89541-00-8
Pagine: 352
La letteratura vampirica, nel corso degli anni, ha subito una lenta e graduale evoluzione. Partendo dalle cronache stilate da religiosi e testimoni del ‘700, che ci presentavano un disgustoso “cadavere ambulante” che diffondeva pestilenze nei villaggi rurali, si è avuta una sorta di lenta “civilizzazione” cominciata col Vampiro di Polidori e continuata col Dracula di Stoker, fino ad arrivare agli attuali vampiri liceali dal fascino irresistibile. Una delle cause che hanno determinato l’ingentilimento della figura del vampiro è il fatto che l’horror, uscendo da un ambito prevalentemente maschile, ha incominciato ad interessare anche le donne, diventate oggi importanti autrici di romanzi sui vampiri. Pioniere di questa rivoluzione sono state Anne Rice e, prima di lei, Chelsea Quinn Yarbro. Quest’ultima, fino a qualche anno fa, era poco conosciuta, in Italia: compariva immancabilmente nelle pagine di saggistica dedicate al vampiro, ma chi voleva approfondire doveva procurarsi i testi in inglese.
Nel marzo del 2005 la casa editrice Gargoyle diede alle stampe il suo primo volume, scommettendo proprio su Chelsea Quinn Yarbro. I consensi non mancarono ed ora casa editrice è giunta alla pubblicazione del sesto libro della saga, una preziosa antologia intitolata Le Cronache di Saint-Germain.

In Hotel Transilvania vediamo la debuttante Madelaine de Montalia trasferirsi a Parigi per essere presentata all’aristocrazia francese del 1700.
Durante un ricevimento la ragazza conosce Saint-Germain, proprietario della tenuta conosciuta come Hotel Transilvania, ed è irrimediabilmente attratta dai suoi modi galanti, dalla sua immensa cultura e dalla sua abilità musicale. Fra i due nasce un forte sentimento che non è ostacolato nemmeno dall’oscura natura del misterioso conte.
Contemporaneamente, un gruppo di uomini devoti al satanismo mira a sacrificare la giovane Madelaine al loro oscuro signore. Muovendosi agilmente fra le trame dell’aristocrazia con sotterfugi e meschini delitti, i satanisti riescono a far giacere l’ inerme Madelaine sul loro altare sacrificale. Mentre sta per compiersi l’empio gesto, sopraggiunge Saint-Germain, che salva la dama dalla morte ma resta prigioniero degli occultisti, capeggiati da Saint Sebastien, determinati ad appropriarsi del suo segreto alchemico. Seguirà una colluttazione dalla quale Saint-Germain uscirà vincitore.
In salvo sulla carrozza del conte, Madelaine, forte del suo amore incondizionato verso Saint- Germain, condivide, per l’ultima volta, il suo sangue col vampiro in un intenso momento di sensualità, diventando vampira a sua volta.

Il Conte Saint-Germain è un vampiro millenario, non può riflettersi nello specchio e sopravvive alla luce del sole solo se ha con sé la sua terra natia (con la quale imbottisce la suola degli stivali), e non può nemmeno attraversare l’acqua che scorre se non indossa le sue calzature.
L’aspetto fisico è gradevole sebbene sia di bassa statura. Preferisce vestirsi di nero e non ha alcuna repulsione per i luoghi sacri, perché è nato in un periodo antecedente al cristianesimo.
Non può trasformarsi in altre creature e nemmeno in nebbia, ma è dotato di notevole forza fisica e velocità.
Si nutre solo da persone consenzienti, soprattutto donne, alle quali fa provare piaceri carnali di un’intensità incredibile, ma non è in grado di avere un rapporto sessuale “tradizionale”.
Madelaine, nonostante il contesto in cui vive, è invece una donna intelligente e i suoi interessi non si limitano esclusivamente a trine e merletti; ben diversa dalle frivole coetanee è capace di sentimenti puri, non guidati da interessi economici, che la portano a respingere le proposte dei rampolli dell’aristocrazia parigina a favore del ben più interessante Conte Saint-Germain.
Anche i personaggi secondari e i villain sono caratterizzati in maniera impeccabile, con particolare attenzione ai loro gesti e atteggiamenti che, spesso, fanno trasparire la meschinità del loro animo.

Alla base di questo romanzo c’è un vasto lavoro di documentazione che, unito all’abilità stilistica dell’autrice, consente al lettore di immergersi nella società abbiente della Francia pre-rivoluzionaria, come di percepire i mefitici miasmi delle taverne cittadine che fanno da sfondo a loschi traffici. La trama è spesso arricchita da minuziose descrizioni dei costumi, delle architetture e degli arredamenti del Settecento.
Accanto alla narrazione delle vicende compaiono documenti epistolari prodotti dai protagonisti rendendo, così, il lettore partecipe anche dei pensieri degli stessi, espressi in prima persona.
Hotel Transilvania può essere letto come un horror/thriller storico, il ritmo della narrazione rallenta e incalza a seconda dell’azione, dando sempre la dovuta importanza all’ambiente che fa da sfondo alla vicenda.
Il Conte Saint-Germain, nonostante la sua natura vampirica, è l’unico che riesce a far fronte alle meschinità che uomini dall’animo corrotto sono capaci di compiere, divenendo, così, un eroe gentiluomo e maledetto, ben diverso dai suoi predecessori letterari.

Risorse Web:
Sito dell’autrice
Gargoyle Books
Scheda di Hotel Transilvania
 

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