domenica 13 dicembre 2009

Anna Berra, "Piume di Sangue"

Titolo: PIUME DI SANGUE
Autore: ANNA BERRA
Anno: 2009
Edizione: ENRICO CASACCIA - CO.RE EDITRICE
ISBN: 978-88-904504-0-2
Pagine: 264
Pubblicato a novembre da Enrico Casaccia Piume di Sangue di Anna Berra, già autrice del vampiresco L’Ultima Ceretta. L’antologia raccoglie 69 racconti “corti da morire”, illustrati da Andrea Calderini e Luca Garino. Si tratta di storie noir ambientate in una Torino di vari periodi storici, dal 1888 al 2008.

Il 1888 fu l’anno in cui Nietzsche prendeva alloggio a via Carlo Alberto, ma in cui girava anche un trattato sul Maligno e agiva la setta dei Luciferiani. È questo lo sfondo del primo racconto, Vampirismo Mistico, in cui un crudele e sanguinario fumatore compie delitti da far impallidire il contemporaneo Jack lo Squartatore, «quel macellaio lassù, nell’affumicata Londra».
Qualche anno dopo si svolgono altre storie di bevitori di sangue. Nel 1898, in Sanguisuga, il dottor Charbonnet applica diligentemente decine di sanguisughe ad un suo paziente, ma scopre che forse non sono animali così benefici e innocui.
Il 1902 è l’anno di Anemia. La giovane Eleonora viene condotta al macello dalla madre e dalla perfida governante, che gongola nel guardarla bere sangue, macabra pratica medica importata dalla Francia per i malati di anemia. Li chiamamo i Bevitori di Sangue.
Di stampo fantastico anche Viraggio Seppia, basato sulla strana moda diffusa a inizio Novecento delle cartoline spiritistiche, opportunamente sfruttata da Lazzaro Macrini, che fotografava l’aldilà per 50 centesimi presso Porta Nuova. E ancora Spettrale, racconto dal sapore baviano in cui un uomo vuole a tutti i costi il ciondolo di rubini di una povera defunta; Guaritrice, in cui la piccola Anna viene affidata contro il suo volere alle cure della meisinòira Adele; Fremito, in cui un appassionato di arte funeraria rimane folgorato da un’opera di Canonica (che riporta alla mente La Venere d’Ille ancora di baviana memoria, stavolta da un racconto di Mérimée).

Tra avventure cimiteriali e suggestioni funeree, eventi mondani e tragedie cittadine, pruriti adolescenziali, tradimenti e vendette (esilarante quella di Cloni e Mazze), si dipanano ancora tanti spaccati di vite nei loro momenti topici, attimi cristallizzati nel tempo in ritratti (o dagherrotipi) virati in seppia e rosso sangue. Personaggi non convenzionali, che (re)agiscono in modi inaspettati in situazioni di vita quotidiana, inquadrate nel loro contesto storico da interessanti note.
Con tocco leggero, a tratti ironico, la Berra ci propone questi corti raccontati in prima persona, alternando uno stile narrativo ad uno più visionario e onirico. Il filo rosso che unisce le novelle di questa antologia è, come suggerisce il titolo, il sangue. Cruenti delitti, sadiche torture, succhiatori di linfa vitale sono gli elementi portanti delle storie, dagli spiazzanti e taglienti finali.

Risorse Web:
CO.RE Editrice
L’Ultima Ceretta sul sito della Garzanti
 

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