venerdì 14 agosto 2009

Karin - N.11

Titolo: KARIN, N.11
Soggetto: KAGESAKI YUNA
Sceneggiatura: KAGESAKI YUNA
Disegni: KAGESAKI YUNA
Colori: no
Copertina: KAGESAKI YUNA
Traduzione: SUSANNA SCRIVO
Lettering: n.i.
ISBN: 978-84-674-7158-8
Pagine: 164
Ed. originale: FUJIMISHOBO, 2006
Ed. it.: PLANETA DeAGOSTINI, 08-2009

In fumetteria l’undicesimo volumetto di Karin, pubblicato da Planeta De Agostini.

In questo numero, le vicissitudini della nostra “vampira al contrario” sono messe in secondo piano, in quanto la protagonista è la piccola Anju.
Anju, la sorella minore di Karin, sta vivendo il risveglio della sua natura vampirica proprio in concomitanza dell’inizio del nuovo anno scolastico. La bambina, avendo la possibilità di uscire durante il giorno, riusciva tenere sotto controllo la sorella maggiore nei momenti in cui presentava l’eccesso di sangue e cancellava la memoria delle vittime che avevano ricevuto l’inaspettata trasfusione. Ora, però, Anju non vuole far sapere niente a Karin, e si comporta come se non stesse accadendo nulla: assume cibo anche se non sente più i sapori e cerca rifugio nell’ombra durante il giorno. L’unico ad essere a conoscenza dei fatti è il suo pupazzo.
Presto i nodi vengono al pettine, grazie alla sbadataggine di Karin che fa cadere una bottiglia di tabasco nella zuppa destinata alla sorella; Anju la mangia senza il minimo disagio e, così, Karin viene a conoscenza del suo segreto.
Anche Anju non ce la fa più a fingere, tanto meno ora che avverte, sempre più intensa, la sete di sangue. Boogie, lo spirito rinchiuso nel pupazzo, condurrà ad Anju la sua prima vittima, un compagno di scuola segretamente innamorato di lei, ma Karin sorprenderà la sorellina proprio mentre sta bevendo sangue...

Questo è un albo dai toni più malinconici dei precedenti. La misteriosa Anju, col suo aspetto da gothic doll, pare contagiare anche il lettore con la sua malinconia. Nemmeno Karin, che con la sua goffaggine riesce sempre a far sorridere, può fare qualcosa per migliorare l’umore della sorellina, anzi fa una gaffe madornale che spinge Anju a rifugiarsi tra le braccia del cinico fratello maggiore Ren.
Si tratta, comunque, di un fumetto divertente, dai disegni semplici ma efficaci, capace di cogliere consensi sia del pubblico giovane, che di quello più maturo che ha apprezzato i manga comic-horror come Ransie la Strega.

Risorse Web:
Sito Planeta DeAgostini
 

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