sabato 7 marzo 2009

Karin - N.9

Titolo: KARIN, N.9
Soggetto: KAGESAKI YUNA
Sceneggiatura: KAGESAKI YUNA
Disegni: KAGESAKI YUNA
Colori: no
Copertina: KAGESAKI YUNA
Traduzione: SUSANNA SCRIVO
Lettering: EL CATÁLOGO DEL CÓMIC S.L.
ISBN: 978-84-674-5672-1
Pagine: 164
Ed. originale: FUJIMISHOBO, 2004
Ed. it.: PLANETA DeAGOSTINI, 03-2009
Disponibile il nono volume di Karin, la “vampira al contrario” che, dopo la pubblicazione del manga da parte di Planeta DeAgostini, ha conquistato un pubblico di affezionati anche in Italia.
Karin è una vampira un po’ particolare, riesce a tollerare la luce del sole, e quindi a frequentare la scuola e lavorare part-time come le sue coetanee. Inoltre, una volta al mese, produce sangue in eccesso, che deve essere iniettato attraverso il morso nel collo delle persone, altrimenti si manifesta una copiosa epistassi. Le vittime immediatamente rinvigoriscono e affrontano la vita con rinnovato entusiasmo. La famiglia di Karin appartiene ad una nobile stirpe vampirica e abita in una inquietante villa nascosta alla vista degli umani da un incantesimo. Il fratello di Karin è un vampiro a tutti gli effetti, che predilige nutrirsi del sangue di donne stressate. La sorellina, Anju, sempre accompagnata da un inquietante pupazzo, attende il risveglio della sua natura, e intanto segue Karin con i suoi pipistrelli e si occupa di cancellare la memoria delle vittime.
La vita di Karin cambia quando, nella sua classe, arriva un nuovo studente, Kenta Usui. La vicinanza con Usui provoca nella vampira il manifestarsi degli episodi di sangue in eccesso, a causa del fatto che si tratta di un ragazzo triste, le cui condizioni economiche sono davvero precarie. I due presto diventano inseparabili, lavorando anche nello stesso ristorante, e Karin si occupa del suo pranzo quando sono a scuola. I genitori di Karin non approvano quest’amicizia ma, dopo aver tentato di ostacolarli, rinunceranno, pur mantenendo un’attenta sorveglianza sulla figlia.

In questo nono volume, finalmente, Usui si dichiara e Karin è davvero felice. Si avvicina il periodo in cui Karin produce sangue in eccesso e, mentre sta per iniettarlo a Usui, viene scoperta da Yuriya, la nuova cameriera del locale dove lavorano i ragazzi. Yuriya sta seguendo Karin da qualche tempo, perchè sospetta la sua natura vampirica, ma anche la famiglia di Karin sta vigilando e decide di rapirla per farla confessare. Karin scoprirà che anche Yuriya è una sorta di “vampiro a metà” in quanto è figlia di un’umana e di un vampiro.

Karin è un fumetto gradevole e divertente, un po’ sulla falsariga di Ransie la Strega, nel quale i protagonisti vivono una storia d’amore adolescenziale complicata dal vampirismo. I dialoghi sono ben orchestrati e ben sostenuti dal disegno, ricco di caricature e di primi piani sulla mimica dei protagonisti. Veramente ben fatto il personaggio di Anju, la sorelina di Karin, indubbiamente il più inquietante di tutti col suo aspetto da gothic doll e il suo macabro pupazzo.

Risorse Web:
Sito Planeta DeAgostini
 

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